Sei spossato, nervoso e irascibile? Allora sei in piena sindrome da rientro. Nel mio caso si manifesta così: incontenibile voglia di scagliare la sveglia contro il muro in modo che rimbalzi almeno 3-4 volte; sentimenti poco nobili nei confronti del mio omo che se la dorme beatamente accanto a me e a cui voglio molto bene, ma un po' meno alle 7 del mattino; atteggiamento di rivalsa nei confronti del lenzuolo con cui ingaggio un'estenuante lotta all'ultimo lembo.
Quando arriva il punto di non ritorno, ovvero il minuto oltre il quale è scientificamente impossibile riuscire a completare le pur brevi operazioni di preparazione senza che il rischio di perdere il treno superi il 50% delle probabilità, mi trascino in bagno. Non riconosco però l'immagine riflessa. Che fine ha fatto quella più o meno bella ragazza abbronzata dai tratti distesi che fino a pochi giorni fa nuotava malamente nelle acque della Calabria? E quando arriverà il momento in cui si concretizzerà la consapevolezza che quello attuale sarà il mio aspetto per un altro anno almeno?
Mentre cerco di rispondere a queste amletiche domande, mi cimento con le specialità olimpiche in cui sono campionessa: il salto della colazione e il trucco al volo (con la sua variante "trucco al volo in ascensore"). Scendo in garage, recupero la bici e con una volata che batterebbe il record mondiale, mi precipito alla stazione. Salgo in treno, mi sistemo sulla poltrona ergonomica (non ho mai saputo bene che significa e mi sa che non lo sanno neanche a Trenitalia) ed ecco qui consumarsi il dramma.
Dal silenzio degli abissi pendolari un suono sinistro e raccapricciante sale ad investire il vagone……. "Mi chiamo Virgola, sono un gattino, sono la stella del telefonino…".In carrozza si sparge il panico, teste che si girano, sguardi atterriti, bocche che tremano….chi, chi è stato? Chi ha potuto inviare al 4545, o come cacchio è, un sms con scritto VIRGOLA per ricevere quella ridicola suoneria?Il colpevole non si trova, deve essersi nascosto sotto un sedile. Ma tra noi pendolari è scattata la solidarietà, quella stessa che ci unisce quando a 40° sopra o a 40° sotto lo zero, restiamo un'ora in attesa del treno, in ritardo causa guasto della linea alla stazione di Giuncano. Quella stessa solidarietà che ci rende casta di intoccabili a cui nessun giornalista dedicherà mai un libro.
Sono sotto choc e in preda ad un raptus mistico. Non mi sentivo così da quando avevo ascoltato la prima volta la suoneria "Bella topolona, mamma mia come sei bona".
Appena scesa alla stazione Termini, il delirio spirituale mi fa dirigere verso la prima edicola sul mio cammino in cerca di Santini da collezione. Spero ci sia ancora la prima uscita, quella che dà in regalo l'immagine commemorativa di Padre Pio. Oppure potrei prendere Rosari e corone devozionali con il porta rosari in omaggio. Ma qualcosa interrompe il mio flusso ascetico e mi riporta alla realtà: la vista di "Scopri e conosci la natura degli uccelli". E' compreso il richiamo per il cuculo. La cosa si fa interessante, anche se non quanto i Trattori da collezione di qualche mese fa. Mi gira la testa. Forse dovrei mangiare qualcosa. Chiedo se hanno la quarta uscita di "Panini del mondo", quella con la mortadella senza pistacchi. Purtroppo è andata a ruba. Riprendo sconsolata il mio cammino verso l'ufficio. Tanto, domani è un altro giorno…di ordinario rientro.
P.P. (Post Post) :ho appena celebrato il mio primo blogheanno. Un saluto e un ringraziamento a tutti coloro che in questi mesi mi hanno letto, abitualmente o anche solo occasionalmente, e hanno lasciato un commento. Se riesco vi invito tutti a mangiare con le 15 uscite di Panini del mondo (ahimè, l'unica collezione che ho inventato nel post).