lunedì 31 dicembre 2007

Meme di fine anno

Torno dalle vacanze natalizie con due meme da assolvere. Eccoli qua:
Fulvia Leopardi mi ha messo tra i blog che fanno pensare (e pensare che non lo avrei mai pensato, perciò penso sia giusto ringraziarla). A questo punto tocca a me. Anche i miei nominati dovranno indicare altri cinque blogger, mettere il logo del “Thinking Blogger Award” sul post (è quello qui accanto), e lasciare un link al post originario inglese.
Ecco la lista, in rigoroso ordine alfabetico (sceglierli è stato difficilissimo, ne avrei voluti mettere anche altri).
Ammiragliok: un blogger graffiante, scrive di politica e attualità col giusto tocco di ironia.
Giovanna Alborino, anche per l’altro suo blog: La forza delle donne, contro la violenza di genere.
Daniele Verzetti: uno che sa scavare nell’attualità…e poi è un bravo rockpoeta
Duhangst: ha testa e coscienza
Maxanima, fa pensare perché ci regala una visione da un’angolazione particolare che spesso non consideriamo. Inoltre scrive benissimo, secondo me è un vero talento.

Poi Mario mi ha invitato sul suo simpatico divano per svolgere quest’altro meme:
-Tre aggettivi per descrivere il tuo blog
Leggero, dissacrante, vergognosamente rosa
-Quanti blogger hai conosciuto di persona
Alcuni li conoscevo prima di sapere che avessero un blog: Akille, Koolinus, Alessio Nannini. Una la conosco addirittura dalla nascita, in quanto è la mia carissima cugina anziana.
-Quale blogger ti piacerebbe conoscere di persona
tutti quelli che ho indicato nel precedente meme. Aggiungo poi Digito e Fulvia Leopardi (per entrambi dico “l’intelligenza a braccetto con l’ironia), Baol (che mi fa sorridere e dovrebbe fare lo sceneggiatore), Franca, che mi ispira piacevoli e interessanti conversazioni e poi…vabbè, ma io vorrei conoscere tutti gli abitanti del mio blogroll, se sono lì, un motivo c’è, no?
-Qual è il primo blog che leggi la mattina
Il mio, poi seguo il blogroll. Ma purtroppo il lavoro mi costringe a navigare nottetempo e non sempre, ahimè, riesco a scorrerlo tutto.
-Qual è un blog di cui festeggeresti la chiusura
Di nessuno in particolare, in fondo, il bello della rete è proprio questo, che ognuno può scrivere in libertà. Perciò, che restino in vita pure i blog di Mastella, di Bobo Craxi e di Giovanardi (dove potete ascoltare l’emozionante ed ecumenico inno dell’Udc), purché non ci cancellino i commenti.
-Fai il talent scout lancia una giovane promessa
Il bar sotto il mare. È proprio neonato, ma il blogger in questione lo conosco da quindici anni e se ancora in qualche modo mi sopporta è uno che sa il fatto suo (e anche i fatti miei) ;-))).
Passo il meme a tutti quelli che ho nominato sopra, ma solo se ne hanno voglia. Dai Clemente, fallo anche tu! Avrai pure qualche blogger da “segnalare”, no? Se lo fai, ti faccio aggiungere anche la sezione “blogger di cui chiederesti il trasferimento”.
Buon anno a tutti!!!!!

giovedì 20 dicembre 2007

Buon Natale, ma anche no!

Potrei parlare dell'ennesima fiducia del governo ottenuta con l'aiuto dei vecchietti, potrei ironizzare sulle intercettazioni telefoniche di Silvio che chiede a Saccà di fare contento Bossi con la fiction su Federico Barbarossa. Ma non lo farò, perché è quasi Natale e non mi voglio far venire l'ulcera duodenale. Così, vi voglio lasciare (lunedì parto per il Sud, perciò questo potrebbe essere l'ultimo post dell'anno) con qualche idea regalo che ho scovato in rete solo per voi. Dato che pare che a Natale siano in molti a fare regali ai propri animali a quattro zampe, ecco una favolosa ideona per cerebrolesi: la parrucca per Fufi. Potete ordinarla da kittywigs.com: 50 euroni e avrete la possibilità di vedere girare per casa il vostro gatto conciato come un trans poco convinto. Sono soddisfazioni! Ci sono parrucche per tutti i gusti e di tutte le nuance, "pink passion" per la gatta in calore, "electric blue" per la micia anticonformista, ecc... (comunque, se lo fate, spero che la prossima parrucca la possano fare con i vostri capelli strappati a morsi da un gatto incazzato con la parrucca "silver fox").

Ma passiamo ai regali per gli animali a due zampe, amici o parenti a cui vorreste regalare un viaggio solo andata per Malindi, ma non avete abbastanza soldi. Se siete a corto di idee, vi suggerisco di vagabondare in www.stupid.com: qui trovate una serie di idee inutili e kitsch che sono tutte un programma. Si va dai finti tatuaggi da apllicare al braccio al separatore di uova a forma di faccia da ebete che fa uscire gli albumi dalle narici, allo schiaccianoci con le sembianze di Hillary Clinton. Ma il più bello è un apparecchio che ti aiuta a inventare scuse per tagliare le telefonate lunghe: spingi un bottone e puoi simulare il crash di un incidente; una sirena di polizia per poter dire "scusa, ci sono i poliziotti, devo scappare"; il pianto di un bimbo (accertatevi in questo caso di avere almeno un figlio). Ah, dimenticavo, c'è anche il portachiavi contatore che vi segnala quanti minuti, ore e giorni mancano alla fine del mandato di Bush (lo voglio!!!). Beh, io qualche idea ve l'ho data, quindi buon Natale a tutti!!!!

sabato 15 dicembre 2007

Dimmi come ti chiami e ti dirò chi sei

Alla Yale School of Economics hanno scoperto che il successo dipende dalle iniziali del nome. Per esempio quelli che si chiamano Toby è più probabile che comprino una Toyota, si trasferiscano a Toronto e sposino una Tonya (che magari è una Troia, così, tanto per confermare la regola).
La riprova si avrebbe analizzando i voti scolastici americani che sono espressi in lettere che vanno da A (ottimo) a D (pienamente insufficiente). Un’indagine sui voti degli studenti di economia degli ultimi 15 anni ha evidenziato che gli studenti i cui nomi o cognomi iniziavano per C e D prendevano questi voti più bassi con una frequenza più alta rispetto agli altri.

Per una gravidanza tranquilla, vi do qualche suggerimento.
Volete un figlio secchione? Chiamatelo Trentaelode, oppure Inparicongliesami.
Temete il distacco? Provate con “Coredemamma”, Bamboccione o Miamammacucinameglio (sconsigliato però a chi teme contrasti con la nuora).
Sperate che vostra figlia si sistemi per sempre e col minimo sforzo? Consiglio Gregoracia o Tatangela.

Alcuni personaggi, a ben vedere, potrebbero in effetti confermare questa tesi:
Vespa (fastidioso come una)
Ferrara (grande come la provincia di)
Bellucci (i maschietti approveranno la corrispondenza)
De Magistris (magistrato di nome e di fatto!!!!)
Casini (ehm…)
Schifani (oh, ma mica è colpa mia se si chiama proprio così!)

Breve flash su un altro studio del cappero. Questa volta arriva dall’università francese di Nanterre: davanti alle donne bionde gli uomini assumono comportamenti da perfetti imbecilli. Per sillogismo aristotelico, dato che gli uomini preferiscono le bionde, ne consegue che gli uomini vogliono essere deficienti? Non lo so, ma mi viene il dubbio che quell’università francese sia piena di bionde. Comunque se qualcuna di voi ci crede ed è in cerca di anima gemella, smetta di tingersi i capelli (tanto le vere bionde spariranno dalla Terra tra 200 anni). Ops…anch’io mi tingo…acc…”amoreeeee, vieni un po’ qua…quanto fa due più due?”

P.P.: (solito Post Post): il mio omo, invero, è molto intelligente ;-)

P.P.P.: (insolito Post Post Post): segnalo i vostri contributi giunti fra i commenti:

  • baol: Maroni (che fa girare i ...)
  • 60gandalf: Prodi (alla sua armata brancaleone: "Avanti miei ... !")
  • Mat: "MAgari avrò tanta splendide MAcchine e una decina di bellissime MAgioni al MAre. Sposerò quella itelligentissima ragazza chiamata MAnuela arcuri"
  • Franca: "Mi chiamo Franca... di nome e di fatto!"
  • Giovanna Alborino: "Poiché incontro uomini rincoglioniti, quale sarà il loro vero nome? Senzapalle?"
  • Ammiragliok: "... ti chiami Simona, ti trasferirai a Savona ed avrai un amico Scemo, come me"
  • Petarda:

    "ultimamente incontro tutti rimbambiti, si chiamano tutti Colionacci, D'Ebetis, Rintro (Nello), ecc."

lunedì 10 dicembre 2007

Meme col pungiglione

Foto tratta dal blog di Piero Ricca

Finalmente adempio al mio compitino assegnato dal migliore ammiraglio della rete. Ecco il mio meme “Dire, fare baciare…ecc”:


DIRE: “Le parole sono importanti”, diceva Nanni Moretti, se non ricordo male, in “Palombella rossa”. Perciò, cari di La7, è inutile che diciate di aver stipulato con Daniele Luttazzi un contratto che garantiva la sua più totale “libertà creativa” se poi gli tappate la bocca così, alla bulgara, no? Voi dite che però “di questa libertà era necessario fare un uso responsabile, cosa che non è avvenuta”. Certo, libertà sì, ma condizionata.

FARE: Facciamo in modo che Vespa smetta di presentare i suoi libri in tutte le trasmissioni tv del palinsesto Rai, Mediaset e La7, meglio sarebbe che smetta di scriverne, ma so che tanto non si può chiedere.

BACIARE: ho deciso, mi sacrificherò per tutti voi. Lo faccio. Bevo prima una bottiglia di vodka, magari, ma lo faccio: bacerò Schifani…sperando che diventi un principe.

LETTERA: Se penso “lettera”, penso a Totò e a quell’insuperabile sketch con Peppino De Filippo in “Totò, Peppino e la malafemmena”….pensate a una gag così ai tempi di internet e della posta elettronica…ah, cara carta e penna!

TESTAMENTO: Lascio un paio di disegni, qualche pensiero in libertà e un po’ di disordine fisico e mentale. Vi sembra poco? Lo so, ma avete idea di quanto poco guadagni io? Sono una giornalista, mica Bruno Vespa!

A chi tocca 'sta sciagura? Passo palla e meme a Invernomuto, Miciastra e la mia cara cuginanziana!

P.P (Post post): segnalo questa interessante iniziativa di Non rassegnata stampa. Da seguire!

mercoledì 5 dicembre 2007

Pubblicità regresso

Un rom ubriaco ammazza al volante quattro ragazzi e diventa una star. Il tizio in questione (preciso che non ne faccio questione di etnie) diventerà testimonial di una campagna di abbigliamento, la Romjeans (forse farà anche uno spot sulla sicurezza stradale)
L'esimio pubblicitario, un tizio di alta levatura morale, promette sin da ora una nuova campagna. È talmente assurda che voglio farci un quiz. Vediamo se indovinate chi sarà il suo prossimo testimonial (preciso che la sceneggiatura tra parentesi è solo una mia invenzione):

1) Pierferdinando Casini testimonial della campagna per l’8 per mille alla Chiesa Cattolica (Scena: lui, divorziato e cattolico fondamentalista, esce dal comune dove ha appena sposato in seconde nozze Azzurra Caltagirone ed esclama: “Dio c’è!”)

2) Annamaria Franzoni firma una linea di abbigliamento per bambini (Lo slogan: “con un pigiamino così chi potrebbe fargli del male?”, dice lei accarezzando un bimbo)

3) Veltroni pubblicizza la sinistra italiana, o quello che ne rimane (nello spot guida un’automobile per le strade di Londra. Slogan: “Ecco la mia guida a sinistra”)

4) Umberto Bossi testimonial del Viagra (Dice nello spot: “perché la Lega ce l’ha blu”)

5) Flavia Vento testimonial in favore della ricerca, contro la fuga dei cervelli (Con sguardo intenso rivolto alla telecamera declama lo slogan: “non fate fuggire anche me”)

Allora avete indovinato? Su, provate, dai, non arrendetevi. Che faccio, ve lo dico? Va bene, ve lo dico. La risposta esatta è la numero 2). Me lo ha detto il suo addetto stampa, Bruno Vespa. Non ci credete? Leggete qui. Oddio, che ho fatto, ho linkato il TgCom!!!
Comunque, il pubblicitario ha tenuto a precisare che la sua è una provocazione proprio perché non è giusto che i criminali diventino star televisive. Così ha deciso di farle diventare star della pubblicità… ah, ecco. Gran bella soluzione, direi. Ha preparato persino una proposta di legge, leggere per credere. Sic!

domenica 2 dicembre 2007

Un meme anche per me...me!

Il caro Invernomuto mi ha "regalato" un meme, quello fotografico. Non è stato facile scegliere 5 foto che mi rappresentassero, alla fine ho preferito puntare sui miei luoghi più importanti.

Umbria
Questa è la mia terra. È solo uno scorcio della più maestosa cascata delle Marmore. Non è naturale, l'hanno fatta quegli ingegneri favolosi che erano i romani. Va vista assolutamente. L'Umbria è meravigliosa quasi tutta e gli umbri (modestia a parte) sono brave persone (ma evitate di chiedere informazioni, il loro... ehm... nostro accento vi seppellirà)



Roma
Tutte le strade portano a Roma. Anche la mia (anche se ci sono passata dalla Flaminia e dall'Aurelia, non dall'Appia della foto, che è bellissima). Nella Capitale lavoro e per un anno ho vissuto (sono giusto alle prese con l'ennesimo trasloco!!!!). Qui ho appreso l'arte dell'insulto metaforico (che devo dire a me riesce già benino ;-) )


Pisa
Questa è Pisa, città dove ho studiato (posso omettere per quanti anni? ;-) ) e conosciuto persone a cui sono molto legata ancora oggi (un saluto e un bacio a Silvia, Laura, Mari, Giusy, Lidia, Ori, Sara, Vale, Claudio, Giacomo, Vero, Pappa... ok, ok, basta... ma qualcun altro dovrei metterlo... acc... ). Nella foto non c'è la solita torre, ma una suggestiva festa patronale che si chiama Luminara e si svolge ogni anno a giugno. È bellissima, dovete vederla prima o poi.

L'omo
La mia metà con la sua seconda passione, dopo me. O forse prima... meglio non indagare...





Il lavoro
Questa sono io al lavoro, dove passo gran parte della mia giornata. Mi stresso, mi agito, corro e mi faccio un c... tanto. Però mi piace davvero e qualche volta mi regala qualche bella soddisfazione che mi fa dimenticare tutto il resto.


Ora mi domando, a chi posso passare questo meme?
Lancio la palla, l'onore (o l'onere) a Digito Ergo Sum, Daniele il rockpoeta e all'Ammiragliok (purché mi spieghi cosa vuol dire la K ;-) )

giovedì 29 novembre 2007

Ognuno ha il culo che si merita?

Quel grand’uomo del Tinto Brass ha scritto un libro, “L’elogio del culo” . “Praticamente si è scritto da solo”, ha detto il regista che ha confessato di essersi proposto come culologo alla televisione: invece delle mani avrebbe potuto leggere i culi. La tesi di questo capolavoro letterario è che il culo è lo specchio dell'anima, ognuno è il culo che ha: mostrami il culo e ti dirò chi sei . Qualcuno è agevolato, mi permetto di dire io, dal fatto di avere già la faccia come il deretano (vedi due tre post qui sotto). L'intervista che ho riportato è stata concessa in occasione dell'invito che Moretti (Nanni, quoque tu?) ha rivolto a Brass per partecipare con un suo vecchio film al Torino Film Festival. Tanto ormai, abbiamo sdoganato, ahimè, e rivalutato pure "Giovannona coscialunga disonorata con onore", possiamo fare anche questo.
Vi lascio con un’ultima chicca del Tinto-pensiero:
“Nei culi c'è il destino delle persone. C’è anche la tua cartella clinica stampata nel culo, basta saperlo leggere”. In attesa che i medici si specializzino nella culologia, dato che l’omeopatia è ormai dimostrato essere inutile, caro Tinto, un sincero e bonario vaffanc...

lunedì 26 novembre 2007

Cartoline da Roma (2)

Tre donne sulla cinquantina entrano in un autobus super affollato di Roma. Incontrano a bordo una quarta donna, una delle poche che ha avuto il culo di appoggiare il culo sulla sedia. La conoscono e la salutano.

Lei ricambia così: “Aoh, ecco ‘e tre grazie”

Grasse risate.

Una delle tre ribatte: “Ce mancava ‘a quarta”

Si scatena la rissa verbale su chi delle quattro possa vantarsi di chiamarsi “Grazia”.

Grasse risate.

Segue panoramica sul lavoro delle quattro e poi l’immancabile argomento “figli”, anzi “fii”.

“Er mio – dice una – se liscia i capelli tutti i ggiorni”.

“Pure er mio, anzi, du vorte ar giorno. Se li sfona pure prima d’anna’ a dormi’. Dice che sennò nu je tiene ‘a piega. Sarà che è der leone. I leoni so’ così, so’ fanatici”.

“No, no, nun è così, se vede che nun è un leone vero. Anche mi’ fio è na bbilancia, ma ‘n c’ha niente d’a bbilancia. ‘E bilance so’ carme, so’ equilibrate. Mi fio no, ‘n trova pace, ‘n se sta mai fermo.”

“Se vede che è ‘na bbilancia elettrica”.

Grasse risate.

Il racconto qui sopra è realmente accaduto. Forse ho dimenticato qualcosa, ma più o meno è andata così, e sicuramente non sono stata una brava traduttrice del romanesco e di questo mi scuso con i romani che leggono. Tutto questo mi mancherà. Sto per lasciare Roma, dopo un anno di convivenza con la Capitale, fatto di alti e di bassi. Comunque Roma è bella, affascinante, pur con tutte le sue contraddizioni. E il senso dell’umorismo colorito che hanno i romani è imbattibile.

venerdì 23 novembre 2007

La libertà è partecipazione... ma a che?

Ieri ho visto Santoro. Due chicche:
una delle intervistate era una donna che di giorno fa l’attrice hard e di notte lavora al circolo delle libertà (o era il contrario? Di notte…boh, vabbè). La pornodiva lo ha proprio fondato un circolo, ha spiegato, “per portare avanti i principi dei miei fans, per portare in Parlamento le leggi che vogliono loro”. Ah, ecco. Mi sa che stavolta, cari uomini, avrete finalmente più topa per tutti. La liberal-sexy ha detto, con la sicurezza di chi ha una CERTA ESPERIENZA, che SOLLEVERÁ l’Italia dalle sue difficoltà (si, magari col Viagra). Cosa ne pensa La Brambilla di questa disinvolta fondatrice di un circolo delle libertà? Pare che sia stata contenta. Chissà, magari le ha pure regalato un paio di autoreggenti.

Altra chicca:
va in onda un filmato dove Berlusconi fa una pubblica orazione per Dell’Utri. Dice il Cavaliere: Marcello non merita nessuna pena, ma se anche fosse, ricordate che la pena ha finalità rieducative. E che bisogno ha Dell’Utri - dice infervorato il Cavaliere - di essere recuperato, lui che ha fondato la Bacigalupo (e chissenefrega), è stato membro dell’Opus Dei ( e lo dice pure?), è stato dirigente di un grande gruppo televisivo (‘sti cazzi), ha una splendida famiglia (me coglioni) e, soprattutto, è uno dei più grandi bibliofili d’Italia (ma vaff..), fondatore di un partito che ha come religione la libertà? (ma non era dell’Opus Dei?).
Ecco ora in effetti mi vedo costretta a dare ragione a Berlusconi: che bisogno ha uno come dell’Utri di essere recuperato? Questo qui è proprio irrecuperabile.

mercoledì 21 novembre 2007

Il risarcimento lo vogliamo noi!

Circa 4 anni fa la famiglia Savoia, che da anni rompeva le palle per tornare in Italia, riuscì a varcare le Alpi e a mettere il regale piede sul plebeo suolo natio. Hanno giurato fedeltà alla Costituzione repubblicana ed al presidente della Repubblica, rinunciando così a qualunque pretesa dinastica sullo stato italiano. Ma oggi ci giunge notizia che papà Vittorio e figlio Fili hanno chiesto risarcimento allo Stato italiano per gli anni di esilio subiti: 260 milioni di euro per i danni morali e la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana. In una toccante intervista andata in onda a Ballarò, il figlio Fili spiega i motivi che lo hanno spinto a chiedere il risarcimento: lo stato italiano gli ha tolto trent’anni di vita e SE PARLA MALE LA NOSTRA LINGUA, CON QUESTO ACCENTO SVIZZERO, È COLPA NOSTRA. Certo, so’ cose brutte, è DOVEROSO chiedere un risarcimento. Ma allora a noi che dovrebbero dare per esserceli ripresi? Io intanto preparo i documenti da allegare all’atto di citazione per Vittorio:

ATTO DI CITAZIONE PER ESPATRIARE IL REGALE RIMPATRIATO
...
in allegato alcune regali dichiarazioni (prese da wikipedia):

· nel 1994 nel corso di un'intervista televisiva, gli fu chiesto se fosse disposto a giurare fedeltà alla Costituzione repubblicana per tornare in Italia, lui rispose: « No. No. Non voglio rispondere a questa domanda. È una cazzata! »

· il 1 maggio 1997, nel corso di un' altra intervista televisiva, rifiutò di scusarsi per la firma di un Savoia alle leggi razziali, precisando: « No, perché non ero neanche nato. E poi, non sono così terribili. »

· il 15 luglio 2000, in un' intervista televisiva, dichiarò: « Sono disposto a giurare fedeltà alla Costituzione della Repubblica anche pubblicamente, se proprio lo devo fare. »

· il 21 giugno 2006 è stata intercettata una sua conversazione in cui avrebbe ammesso l'omicidio nel 1978 dello studente tedesco di 19 anni che stava dormendo in una barca vicina al suo gommone. Omicidio da cui fu assolto da una sentenza che fece discutere: « Anche se avevo torto... devo dire che li ho fregati. Ero sicuro di vincere. Io ho sparato un colpo così e un colpo in giù, ma il colpo è andato in questa direzione, è andato qui e ha preso la gamba sua, che era steso, passando attraverso la carlinga. »

· nel suo curriculum troviamo pure un’accusa per traffico internazionale d’armi verso paesi colpiti da imbargo e quelle di associazione a delinquere, finalizzata alla corruzione e al falso, e associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione nell’indagine condotta dal giudice Woodcock.

Ok, è vero che la giustizia lo ha assolto (stendiamo un velo), ok pure che è rientrato in Italia (in fondo mica una pena può essere ereditaria), ma cacchio, che almeno non abbia la faccia di chiederci il risarcimento, no? Regali facce di c...

lunedì 19 novembre 2007

Avviso ai naviganti

Vi segnalo questo bel blog e questa iniziativa. Il titolo del post di Occhiodellanima merita da solo la visita: "Diversamente sexy, ugualmente belli". Leggete, leggete, leggete!

sabato 17 novembre 2007

Cina: non siate troppo elastici

In Cina spopolano elastici per capelli fatti con i preservativi usati. Costano meno e vanno a ruba, tanto che adesso ne è nato un vero e proprio business, sono commercializzati in numerosi punti vendita e saloni di bellezza (sarà che fanno pure l'effetto bagnato?). Il China Daily scrive che siffatti elastici sono potenzialmente pericolosi. Possono ancora contenere batteri e virus e trasmettere malattie sessuali come l'Aids, data l'abitudine delle donne a tenerli in bocca prima di farsi la coda (Oddio, che schifo!).

L'associazione di consumatori Aduc ha chiesto a Bersani e alla Turco se in Italia importiamo elastici per capelli dalla Cina ed eventualmente quanti controlli sono stati effettuati. Io, nel dubbio, "sciolgo le trecce".

P.P.: Post post: ok c'ho scherzato su per sdrammatizzare, ma quant'è triste sapere che in certe zone devono rischiare la vita per risparmiare qualche spicciolo!

mercoledì 14 novembre 2007

Oh, mio Dio! Stranezze divine

Nella Georgia americana non piove da mesi. Il governatore, un illuminato cristiano fondamentalista, pensa che ti ripensa, alla fine ha trovato la soluzione più scientifica: ha inviato gli esponenti di tutte le religioni per pregare insieme di fronte al Parlamento locale. Chiederanno a Dio, in qualunque forma lo adorino, che faccia scendere la pioggia. Che succederà se Dio non esaudirà le loro preghiere e la Georgia resterà a bocca asciutta? Chissà, magari gli faranno causa come ha fatto Pavel M, un prigioniero romeno, in carcere per 20 anni a causa di un omicidio. L’uomo ha tentato di portare in aula Dio, con l’accusa di non aver rispettato l’accordo stipulato con lui con il battesimo: in cambio di preghiere, il Signore lo avrebbe dovuto togliere dai guai. Pavel si è sentito truffato. Non sappiamo come sia andata a finire, ma temiamo che l’imputato non si sia presentato. In realtà questa non è la prima causa intentata a Dio: già un senatore del Nebraska, stanco delle continue inutili cause legali intentate 'da chiunque e contro chiunque', ha provocatoriamente citato il Signore per i danni provocati da alluvioni, disastri naturali, cicloni, terremoti.

Per un uomo che cerca giustizia divina, un altro cerca di riparare a una propria ingiustizia: in India un trentenne ha sposato un cane, per farsi perdonare una cattiva azione commessa 15 anni fa, quando ne uccise due. Da allora le sue gambe e le sue mani sono rimaste paralizzate e ha perso l'udito a un orecchio. Un astrologo gli ha suggerito un matrimonio riparatore: sposare un cane per lavare il suo peccato. L’animale, un randagio femmina, è stato pulito e vestito a festa per la cerimonia. L’uomo avrebbe così espiato le sue colpe. Ma il cane, che aveva fatto di male? Qualcuno gli ha chiesto se voleva lasciare il suo status di single randagio per sposarsi con un uomo con gravi problemi di salute e per giunta con un passato da canicida?

Nella foto il momento della pronuncia del “sì” e del “bau”.

lunedì 12 novembre 2007

Sculettare sì, ma con giudizio

Proseguiamo il resoconto delle ricerche universitarie più inutili del secolo. Dopo l’imprescindibile scoperta del potere lenitivo di Paris Hilton sul dolore dei topi, arriva un’altra eccezionale rivelazione, questa volta made in Canada: la camminata sensuale non è un segnale di fertilità femminile lanciato agli uomini per finalità riproduttive, anzi. Le donne, quando sono fertili, ancheggiano molto meno, proprio per non attirare l’interesse a procreare in altri uomini che non siano il partner. È invece quando non sono fertili che sculettano di più, evidentemente per uno scopo ben più giocoso che riproduttivo. L’università di Queen’s in Ontario ha quindi concluso che le donne non pensano solo a fare figli. Ringraziamo gli illustri ricercatori per aver raggiunto questa sorprendente conclusione. Senza di loro non ci saremmo mai arrivati. Ma pure se noi donne, per non essere attraenti nei periodi di fertilità, camminiamo come un buttero maremmano o, peggio ancora, come Maria De Filippi, potremmo comunque essere “tradite” dal fatto che durante l’ovulazione siamo più belle. La cosa è provata anche dal fatto che nei giorni fertili ragazze cubo e lap dancer ricevono più mance a fine serate. La scoperta è stata rivendicata con orgoglio da Geoffrey Miller dell'Università di Albuquerque in Messico che ha quindi consigliato alle "donne immagine" di esibirsi soprattutto nei giorni dell’ovulazione, per fare più soldi. Questa sì che è scienza applicata alla vita reale!

A proposito di camminata sexy, anche i capoccioni dell’Università di Cambridge hanno voluto dire la loro, calcolando quella perfetta, che sarebbe data da un rapporto tra circonferenza delle anche e circonferenza della vita pari a 0,7 (63cm. di vita per 91 di fianchi). Marilyn Monroe ci andava vicino col suo 0.69, ma la palma dell’ancheggiamento doc va a Jessica Anca, pardon, Alba.

mercoledì 7 novembre 2007

Paris Hilton piace ai topi, ma non alle tope

Finalmente scoperta l’utilità di Paris Hilton: allieva il dolore dei topi maschi. Se una foto della ricca ereditiera viene piazzata nella gabbia di topolini sottoposti ad un’iniezione dolorosa, gli animaletti maschi della specie smettono prima di leccarsi le ferite. L’imprescindibile studio dell'università di San Diego, che siamo sicuri cambierà il corso della scienza, è stato presentato al congresso della società americana di Neuroscienze. Il potere terapeutico della Hilton scompare se la foto viene tolta. Nessun effetto ha avuto, però, sulle femmine della specie. Per me lo studio dimostra due cose: primo, che anche tra i topi il sesso femminile dimostra di essere più intelligente; secondo, ed è un sollievo per la nostra ricerca, che non tutti i cervelli migliori sono fuggiti nelle università americane.

Nella foto: Paris Hilton come non l'avete mai vista

lunedì 5 novembre 2007

Il signor B e il punto G

Dopo Vespa , anche il buon Silvio B. si dà all'educazione sessuale. Con una semplice battuta ha saputo rispondere a generazioni di sessuoloGi che da anni affannosamente studiano l'esatta collocazione del punto G, nonché agli uomini che dal Giorno del loro primo rapporto affannosamente lo cercano e alle donne che dal Giorno del loro primo rapporto affannosamente cercano di indicarlo al partner. Esploratori di tutto il mondo, deponete le mappe: il punto G lo ha trovato proprio lui, Berlusconi. «Ho scoperto il punto G delle donne - ha dichiarato il leader di Forza Italia alla Fiera dell’antiquariato di Verona - è l’ultima lettera della parola shoppinG ».
Mio Dio, comincio a chiedermi cosa volesse dire quello spot che andava in onda sotto il suo Governo, sì, sì, quello con i sacchetti della spesa che passavano di mano in mano, con la voce fuori campo che diceva "L'economia Gira con te".
Comunque Berlusconi è un Cavaliere, anzi è il Cavaliere, e in quell'occasione ha reGalato anche un bracciale in oro e corallo alla moglie del vicesindaco di Verona, che gli stava facendo da cicerone. Pare che la donna abbia apprezzato, il marito un po' meno.
Del resto quando uno ci sa fare con le donne e in più ha il senso dell'umorismo, il successo è assicurato e la Gelosia è lecita. Sentite che barzelletta su se stesso ha raccontato qualche Giorno fa a Milano:
"Un Giorno Berlusconi sale su un aereo e nota una ragazza che stava leGGendo un libro con molta attenzione. Si avvicina e chiede di cosa parla il libro. Lei risponde: "Parla della cosa più importante, l'amore. Parla del fatto che gli uomini più romantici sono i napoletani e quelli migliori dal punto di vista sessuale sono gli arabi". A questo punto Berlusconi interrompe la ragazza e le dice: "Posso presentarmi, mi chiamo Mohamed Esposito".
Ma allora donne, vi chiedo: chi di voi non vorrebbe essere corteGGiata da un uomo così?
E agli uomini che non fanno regali alle proprie donne, dico: se la via del piacere passa dallo shoppinG, solo voi potete evitare che la vostra partner pratichi l'autoerotismo.

A volte ritornano. O no?

Torna Luttazzi in tv. Ma pochi ne parlano. La prima puntata di Decameron è andata in onda ieri su La 7, ma mi sa che se ne sono accorti in pochi. Io l'ho vista e devo dire che non mi ha convinto del tutto. Troppa rabbia (seppure giustificata) per il suo esilio dalla tv e un po' meno ironia di quella che piace a me. Programma penalizzato pure dal fatto che mancavano le interviste, dove Luttazzi è bravissimo. Comunque il contenuto c'era, eccome. Non ha risparmiato nessuno (Berlusconi, Prodi, la Chiesa), eppure nessuno ha reagito. Strano. Pure troppo. Magari stavolta la strategia sarà questa: niente epurazioni, ma pura indifferenza. Io, per chi non ha seguito la puntata, riporto alcune sue affermazioni al vetriolo:

"tutte le cose che non mi piacciono per niente del governo in carica: innanzitutto non ha cancellato la legge 30, che ha generato il fenomeno enorme della precarieta'... Non e' democrazia se non te la puoi permettere. Ragazzi, datevi da fare, perche' con la balla della flessibilita' ve lo stanno mettendo nel c...".

L'affondo contro il ministro della Giustizia Clemente Mastella: "Se lo avessero detto prima delle elezioni che lo avrebbero fatto Guardasigilli, vinceva Berlusconi".


"I preti che molestano i bambini vanno all'inferno? No, vanno a Los Angeles, dove la diocesi ha sborsato 660 milioni di dollari per risarcire le vittime. Il Vaticano e' quello che non paga le tasse, la Chiesa cattolica e' quella che incassa l'8 per mille".

giovedì 1 novembre 2007

Fuori di zucca!

Alla fine ce l'hanno fatta. Almeno 8 milioni di persone nel nostro paese si sono mascherate la notte scorsa da streghe, demoni e mostri. Dopo anni gli americani sono riusciti a convincere a suon di film dell'orrore di serie Z , non senza l'aiuto dei servizi dei nostri tg, che anche in Italia ci "meritavamo" di festeggiare Halloween (ognuno aggiunga o tolga le virgolette a seconda di come la pensa). Anche se nella tradizione c'è pure un po' di casa nostra.
Tradizione celtica vuole che alla fine di ottobre i vivi, per evitare che i morti si impossessassero dei loro corpi e delle loro case, lasciassero le proprie abitazioni al freddo, mascherandosi da mostri e streghe. In quello stesso periodo dell'anno i romani chiedevano fertilità a Pomona, dea dei giardini, offrendole frutta e dolci. Quando i nostri antenati arrivarono nelle terre dei Celti le due tradizioni si mescolarono. Malgrado l'avversione della Chiesa cattolica, l'antico rito resistette fino a essere integrato con la festa dell'1 novembre, giorno in cui si festeggiano i Santi ( All Allows day). La notte del 31 ottobre era chiamata "All Allows Eve", da cui Halloween. Io di terrificante trovo due cose: 'sto povero cane mascherato qui sopra e, soprattutto che domani, insieme ai morti, si festeggi il mio compleanno!

sabato 27 ottobre 2007

Il museo delle relazioni finite

Moretti direbbe "Continuiamo a farci del male". Qualche mese fa è nato a Zagabria il Museo delle relazioni finite, un luogo dove tutti gli amanti delusi dalla fine prematura della loro storia possono inviare i propri oggetti che ricordano il perduto amor. Ha avuto talmente successo che adesso è in tournèe a Berlino. Cosa potrete trovare al Museo delle Relazioni Finite? Al suo interno trovate lettere d’amore, regali, anelli, ma anche vestiti e oggetti personali, perfino le bottiglie vuote di liquore scolate dopo la fine di una storia. Una nota del donatore spiega l'origine e il significato di ciascun pezzo. Tra gli articoli più originali, una gamba artificiale di un veterano di guerra, che si era innamorato della sua terapista. "Questa protesi è durata più del nostro amore. Materiale migliore", si legge nella didascalia. Nella foto potete ammirare un angolo del museo in Croazia. Ma chi è che ha inviato al museo quell’ascia? Oh, mio Dio, come sarà finita quella relazione?!?!?

P.P. (Post post) : Ah, mentre ero alla ricerca di foto da mettere nel post, ho cercato “Museo relazioni finite” tra le Immagini di Google. Alla quarta foto c’era Mastella. Giuro.

giovedì 25 ottobre 2007

Due U.S.I e due misure

Solo due righe per dire che non se ne può più di vedere che gli Usa la passino liscia. Non si procederà contro il militare che uccise Calipari. Del resto nulla si fece ai soldati americani colpevoli della tragedia del Cermis. Loro ci avrebbero già bombardato.

2001 odissea nello spazio

A Roma, al Palazzo delle esposizioni, è aperta la mostra su Kubrick. Ci devo andare assolutamente. Intanto mi ripasso la trama di 2001 Odissea nello spazio con l'aiuto dei Lego. Chi di voi può affermare con certezza di aver capito il finale? Io passo.

mercoledì 24 ottobre 2007

Donatori di lavoro

Enzo Rossi è un imprenditore di Fermo che per un mese ha deciso di vivere come un suo operaio. Ha scoperto così che non riusciva arrivare alla fine del mese, ma solo a coprire la terza settimana. Preso atto delle oggettive difficoltà dei suoi dipendenti, ha deciso di aumentare loro lo stipendio di 200 euro al mese. A Pegognaga, nel mantovano, Vincenzo Croce ha deciso di assumere i due uomini sorpresi a rubare pezzi di acciaio nella sua ditta. Durante l’udienza in tribunale, ha capito quanto fossero disperati, si è impietosito e ha deciso di assumerli all’interno della sua azienda.

Ho scritto questo post dopo un minuto di raccoglimento. Il vostro capo lo farebbe?

lunedì 22 ottobre 2007

Porka miseria!

Hanno intervistato il cannibale di Rotenburg, quello che s’è mangiato prima il pene di un uomo (previa cottura, s’intende) e poi ne ha congelato le parti per potersele gustare con comodo…l’uomo, ha dichiarato che la carne umana sa di maiale….

Un collega blogger, signorponza , profetizza che a breve ne uscirà un film. La mia sfrenata fantasia è già partita con i possibili titoli:

Negli Usa andrebbero sicuramente a gonfie vele “Porky park” o “Porky island” (dipende dalle ambientazioni), “Melting pork”, interno newyorkese in condominio multietnico, “Pork dog e patatine” (tradotto in italiano semplicemente “Porco cane!”, si sa che le nostre traduzioni lasciano sempre a desiderare)

Eventuale filmografia in italiano:

Andiamo dal più scontato “Dell’uomo non si butta via nulla” o “Un porco qualunque” alle citazioni classiche “Pene d’amor perduto”, senza tralasciare i neorealisti “Porci con le mani” o “Piede di porco”.

P.P. (post post): non rammaricatevi troppo per la vittima, l’assassino fu contattato proprio da uun uomo desideroso di farsi macellare e cannibalizzare: si trattava di un omosessuale coprofago tedesco proclive ai piaceri della prostituzione, afflitto da turbe psichiche (ma no!) ed avvezzo all'automacerazione fisica. Il pene se lo sono mangiato insieme…Anche lui aveva “un amico a cena”.

sabato 20 ottobre 2007

Sense of humor de loroantri

I vandali versano liquido rosso nella fontana di Trevi.
"Il Giornale" titola così:

"VELTRONI FA DIVENTARE ROSSA ROMA"

Questo sì che è un "Giornale"!

Mi permetto di consigliare lezioni di titoli dal Manifesto.

venerdì 19 ottobre 2007

Blogga miseria!

Porto sfiga. Ora lo so. Decido finalmente di aprire un blog ed ecco che già rischio di finire in galera. Sul blog di Grillo oggi si legge (ne riporto alcuni stralci):
Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete.Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.Il 99% chiuderebbe.Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura."

Io sono di sinistra e ho aperto il blog solo da due mesi. Ma perché mi ritrovo a scrivere un post come questo? Altra domanda: perché questo ddl proprio ora che tanto si parla dell’antipolitico Grillo? Io non sono una che lo difende a spada tratta, ma questa mi pare proprio una strana coincidenza…

giovedì 18 ottobre 2007

vi fareste curare da questa?

Tanto per tornare sul tema della comunicazione della moderna sinistra, ecco l'ultimo "capolavoro" made in ministero della Salute. Campeggia in dimensioni giganti ogni due muri come una persecuzione. Un'improbabile infermiera che se la guardi bene ha uno sguardo da psicopatica. Io da una con quella faccia non mi farei mettere manco un cerotto. Ma poi che c'entra Pane, amore e sanità?
In conferenza la Turco ha spiegato: "Il Servizio sanitario italiano è davvero equo e universalistico. Assicura a tutti, dalla culla alla fine della vita, le cure necessarie, spesso di altissimo livelo e tecnologia, senza badare al costo, ma avendo come unico obiettivo il benessere del paziente." Non hanno badato di sicuro manco al costo della campagna, visto che se la sono fatta fare da quel volpone di Toscani. Lo abbiamo intervistato poco tempo fa nella trasmissione radio che conduco per la pubblicità contro l'anoressia che mostrava una povera malata pelle e ossa. Lui è un gran furbone, ma chi lo ricopre d'oro, e a spese nostre, non mi pare altrettanto furbo.

lunedì 15 ottobre 2007

Le mutande (pulite) sul termosifone

Oggi è il blog action day e i blogger più ambientalisti sono invitati a scrivere un post in difesa del nostro pianeta. Cosa posso scrivere io? Due cose: uno, fermate Naomi Campell e Briatore che tornano “insieme”, anche se solo in affari, per costruire un resort in Kenya, un albergo con tanto di casinò che metterebbe a rischio un santuario per le tartarughe. Lo so, potevo parlare di chissà quante altre cose, ma quei due proprio non li sopporto. La seconda riguarda quello che possiamo fare un po’ tutti. Qualche mese fa Fulco Pratesi del Wwf disse che per esigenze ambientali dovremmo tutti lavarci di meno e cambiarci la biancheria una volta a settimana. Senza scendere in maleodoranti esagerazioni, dato che si avvicina l’inverno e i termosifoni inquinano e ci fanno dipendere dal gas (e dagli umori) degli altri paesi, mi rivolgo ai tanti (e soprattutto alle tante) che pretendono di starsene in casa o in ufficio con i pantaloni filotopa o con i collant sfogliavelo quando fuori la temperatura è siberiana: cambiatevi pure le mutande tutti i giorni, ma mettetevi un bel maglione di lana e abbassate i termosifoni.

venerdì 12 ottobre 2007

Saluti da Roma o saluti romani?


Questo sì che è geniale...è un manifesto attaccato da (ancora) ignoti sui muri di Roma. Sarà pure di 20 anni fa, dicono da An, ma all'epoca era già adulto e vaccinato, quindi...
......un'immagine vale più di mille parole....

Le primarie de noantri

Qualcuno dica alla sinistra che non è la destra. No, perché, a vedere come stanno impostando la comunicazione, qualche dubbio ti viene. Avevo già mal digerito il “Democratic party” con il cocktail che girava quest’estate, ho sogghignato davanti alla 500 che “Ri-partiva” con la targa PD (sob!), ma questo è troppo!!!! Questo qui accanto è il volantino che la sinistra giovanile distribuisce per invitare i “giovini” a votare alle primarie. Una bella ragazza nuda e ammiccante che dice “Stavolta vengo”….complimenti... Non sono certo una bacchettona, ma che umorismo da “er Pecora”! Ma soprattutto, che fastidio vedere che la sinistra deve ricorrere a questi ammiccamenti di bassa lega per catturare le simpatie dei sedicenni. Che poi, perché far votare pure loro? Non è giusto "un filino" demagogico? Tanto ormai mi sono rassegnata che alle prossime elezioni mi dovrò turare il naso, tappare gli occhi e infilare due dita nelle orecchie. Please, dite, ma soprattutto fate, veramente qualcosa di sinistra!

domenica 7 ottobre 2007

Questa sono io. Simpsonizzati anche tu!

Sono andata a vedere il film dei Simpson. Carino, ma niente di eccezionale. voto: 6. In compenso ho trovato il modo di Simpsonizzarmi. Questa sarei io, più o meno. Se anche tu vuoi simpsonizzarti, invia una tua foto a simpsonizeme.
Por favor, chiedo ai miei amici e a chiunque altro lo vorrà: dopo esservi simpsonizzati, scrivetemi un link sul commento che lasciate.

Dalla Cina con furore: vi ricorda qualcosa?

La crisi birmana in una vignetta di Zapiro su Irrawady. Titolo: "La vera prova di forza"


Post serio in un blog che vorrebbe essere solo faceto.

Al Palazzo di Vetro dell’Onu si cerca un compromesso sui contenuti della dichiarazione di condanna della giunta militare birmana. Quasi sicuramente ne uscirà un testo fin troppo prudente. “Le parole non bastano, bisogna agire - ha detto un portavoce dei monaci che per giorni hanno sfilato pacificamente per le strade di Rangoon, pagando con la vita - ogni giorno attaccano i monaci e uccidono chi è contro il governo.” L'ambasciatore cinese, Wang Guan Gya, ha ribadito l'opposizione di Pechino a nuove sanzioni che, ha avvertito, "porterebbero solo a uno scontro". E si sa, quando i cinesi avvertono…

martedì 2 ottobre 2007

Cartoline da Roma

Non so se leggete bene. E' un foglio attaccato in un bar di Roma. C'è scritto così: "Quando si salutava alla romana, si mangiava un pollo a settimana,
Quando si è cominciato col "sia lodato Gesù Cristo" il pollo non s'è più visto,
Quando sono arrivati i garofani rossi sono spariti pure gli ossi,
Ora che comanda Prodi e i figli di Togliatti, sono spariti pure i piatti"

Domanda: non vi sembra che manchi qualcosa? Io aggiungerei:
"Quando è arrivato Berlusconi, ha promesso tanti polli, ma si è tenuto tutti i capponi".
Si accettano altri suggerimenti

martedì 25 settembre 2007

miss, mia cara miss

Ritratto di aspirante Miss Italia: “ho 17 anni (ecco brava, torna a casa a ripassare storia!) e vengo da Roccacannuccia.
Sono semplice e solare (che palle!), il mio sogno è avere quattro bambini (figuriamoci!), da grande voglio fare il magistrato (proprio la professione giusta per chi vuole avere 4 figli!), la mia migliore amica è ….MIA MAMMAAAAAAAAAA! Votatemi perché finora non ha mai vinto una ragazza di Roccacannuccia ( e chi se ne frega!). Ah, già che ci sono, ricordo ai miei coetanei di guidare con prudenza (funzionerà più della patente a punti!).

Se mai in un momentary lapse of reason dovessi prendere in mano il telefono e votare un’aspirante miss, la mia preferenza andrà a quella che dirà: “sono musona e un po’ rompicoglioni, non vorrei avere figli perché non ho pazienza con i bambini, sono venuta a Miss Italia perché spero di aver culo e fare la velina, così anche se non so fare niente guadagno un sacco di soldi. Mia mamma è una brava persona, ma mai e poi mai andrei in discoteca con lei. Ah, già che ci sono, ricordo ai miei coetanei che nessuno di loro prenderà la pensione”

Quindi anche stavolta non ho votato.

P.S: Katia e Valeria sono le mejo.

venerdì 21 settembre 2007

L'educazione sessuale di Vespa

Che bello. Finalmente Vespa si occupa di un argomento serio. Tema della puntata di Porta a Porta di questa sera è "Le italiane sono brave al letto?" Sentivamo il bisogno di parlarne. Scopro con piacere che tra gli invitati c'è la Melchiorre (sottosegretaria alla Giustizia), invitata probabilmente in quanto gnocca. Magari alla prossima puntata sull'indulto Vespa potrebbe invitare Eva Henger. A questo punto poteva chiamare anche Mastella, che della Giustizia è ministro. Sarebbe interessante sapere se lo ha mai fatto in un aereo presidenziale mentre si recava a spese nostre ad innaffiare le piante della sua casa al mare.

Chicche della puntata:
- La Mussolini si chiede se esiste davvero il punto G. Replica di Vespa "la Mussolini ha fatto caccia al tesoro ma non ha trovato niente".
- segue inutile discussione su punto G.
- Vespa chiede al figaccione fidanzato con Amanda Lear ( la quale ha il doppio degli anni di lui, come gentilmente fa notare il conduttore) come va la sua vita sessuale. Lui risponde: quando voglio ritardare penso al commercialista.
- Flavia Vento: l'uomo è cacciatore, la donna quando ama, ama veramente. (che belle parole!)
- Vespa: l'uomo che fa sesso prestando attenzione alla propria donna è quello che riceve le soddisfazioni maggiori. (che belle parole!)
- Segue discorso incomprensibile del fidanzato di Amanda Lear
- Mussolini: se voi uomini non aveste l'orgasmo certo, non lo fareste con le donne (ma che vor di'?)
- Segue discorso incomprensibile del fidanzato di Amanda Lear
- Flavia Vento: oggi la gente divorzia subito, alle prime difficoltà (che belle parole!)
- segue discussione sull'opportunità o meno che una donna raggiunga l'orgasmo da sola dopo che il suo partner ha dato.
- Mussolini, con pugnace piglio, sbotta : il punto G è stato messo in un punto non opportuno. Doveva essere inserito dentro, all'interno del canale vaginale e non fuori.
- segue discorso incomprensibile del fidanzato di Amanda Lear
- La Mussolini si ribella contro l'uso dell'espressione "Sex toys". Basta con gli inglesismi.
- "Molte persone hanno il timore di vedersi nel momento del piacere". Lo ha detto il fidanzato di Amanda Lear.

mercoledì 19 settembre 2007

Oggi sono un po' nervosa

Due tre cose che mi hanno urtato la nervatura nelle ultime ore:

a) scoprire che è iniziato di nuovo L’isola dei famosi. Che palle! (Dio ti prego, fa che non ci riempiano anche quest’anno tutti i palinsesti co ‘ste fesserie!)

b) pensare che Vespa ha fatto una puntata sul testamento di Pavarotti ( Tanto a me non ha lasciato nulla!)

c) provare inutilmente a leggere le previsioni del tempo su un sito senza riuscirci perché impedita da un rompipalle di pop-up che si apre quando clicco chiudi e mi segue ogni volta che sposto il mouse (io a questi gli darei l’ergastolo)

d) scoprire che ad agosto scorso è scattato un aumento automatico di 200 euro netti nelle buste paga dei parlamentari ( e qui è meglio che non aggiungo altro)

lunedì 17 settembre 2007

“E’ il comandante che vi parla”

Vado a Genova per lavoro. Prendo l’aereo. Salgo a bordo e mi vedo la solita scena: la placida hostess che ci dà le indicazioni per salvarci la vita in caso di incidente. Ci indica le otto porte di sicurezza che tanto non vedo, ma la voce fuori campo rassicura che al momento della disgrazia saremo accompagnati alle uscite da un sentiero luminoso (wow!). Poi con un gioco di braccia e mani indica punti davanti, dietro, ai lati. Chissà, magari alla fine gli chiedo se sa dov’è via dei Serpenti. Poi magicamente appare la mascherina che con grazia più unica che rara la hostess si mette al viso spiegando come bisogna respirare. Et voilat, dal niente estrae il giubbotto salvavita, con due cannucce rosse che non so se servono a respirare o a finirlo di gonfiare, ma secondo me sono ottime per finire in un occhio. Se poi avete la sensazione che state precipitando, estraete delicatamente dalla poltrona davanti a voi il foglio con le istruzioni del caso e leggetelo con molta calma. Tanto ormai state cadendo….

No, vabbè, lo so che certe cose ce le devono dire, ma ve la immaginate la scena di un aereo che precipita e tutti con assoluta tranquillità tirano giù la mascherina, infilano il giubbotto, leggono le ultime istruzioni per l’uso e procedono in fila indiana lungo il sentiero luminoso? Magari mentre scendono hanno pure il tempo di scambiarsi un segno di pace.

Comunque non preoccupatevi troppo. Intanto, per evitare incidenti, ascoltate le prescrizioni del comandante: spegnete i cellulari durante il volo e non utilizzate i computer se sono collegati con una stampante (perché, chi cazz se la porta la stampante a bordo?)

P.S.: Nella tasca della poltrona davanti a voi c’è pure il sacchetto per il vomito. Non si sa mai.

giovedì 13 settembre 2007

Castigati dalla casta: la Giustizia di Mastella

Quello qui accanto è uno striscione appeso al v-day di Roma.

Oggi leggo che Mastella ha portato il figlioletto a fare un'escursione al Gran Premio di Monza con l’airbus presidenziale, ha volato da Salerno a Milano con un aereo di alta rappresentanza da 55 milioni di euro (core ‘e papà). E mi viene in mente come inizia la sintesi del libro “La casta”di Stella e Rizzo:

“Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi”. Adesso possiamo aggiungere anche a Monza.

(http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Senza-grazia-e-senza-giustizia/1765034)

Battiato, prima e dopo "La cura"

8 settembre: notte bianca romana
Che bello!!! un concerto di Battiato in campidoglio di notte e gratisss!! Battiato si è scatenato. Aveva dei chitarristi rock eccezionali (che andavano giù duretto con un bel risultato devo dire) e ha cantato le sue più belle canzoni (vorrei sottolineare che La cura è la più bella dichiarazione d'amore che una donna potrebbe ricevere). Insomma proprio una bella serata. E dal vivo fa proprio un figurone. Volevo pubblicare un filmatino che ho fatto con la mia fotocamera per condividere l'evento, ma dato che è uscita una ciofeca, mi faccio perdonare con questa chicca: il video originale di Centro di gravità permanente. Sono sicura che apprezzerete le doti da grande ballerino di Battiato, che sembra uno che oltre al centro di gravità permanente cerca pure un temporaneo baricentro.

sabato 8 settembre 2007

Scherza con i fanti...(1)


Cosa ci fa padre Pio da Pietralcina alle grotte di Castellana?

Scherza con i fanti (2)

Più o meno quello che fa Sant’Antonio che da Padova è finito in Puglia sotto un trullo di Alberobello.

Stavo sistemando le foto delle vacanze di quest'anno al Sud (comprensive di escursioni ad Alberobello, Grotte di Castellana, Matera, Altamura) e ho rivisto queste: troppo belle! Il trionfo del kitsch. Ma poi uno che ce fa’ col “trullo da Padova”? Lo mette nell’ingresso? Sul tavolo del soggiorno?

E padre Pio? E’ mai possibile che ovunque uno vada debba trovare la sua immagine con lo sfondo del passo dello Stelvio, la riviera romagnola, la montagna della Sila, o in gondola a Venezia?

Io rispetto tutti, cattolici e non, ma, dico io, e mi rivolgo a chi crede, quale conforto troverete mai nel bere il cappuccino nella tazza di padre Pio? E siamo sicuri che lui avrebbe gradito?

Oddio, ho un flash! Rivedo in tv lo spot delle figurine di padre Pio! Già me le immagino le anziane signore che si vedono per il tè e si scambiano i doppioni:

se io ti do quella dove fa capoccetta dal pozzo di San Patrizio, tu mi dai quella dove pascola tra i camosci di Ortisei?

venerdì 7 settembre 2007

Incidente sul percorso

Roma, una sera d’estate. “Vieni Frank, andiamo a vedere l’incidente”. Un uomo sulla trentina trascina il suo cane al guinzaglio fino al luogo dove due macchine si sono scontrate. Il cane, Frank, non ha nessuna voglia di andare. Stava molto meglio sdraiato sul prato del parco, ma il suo padrone ha insistito e lo ha strattonato fino a quando non lo ha “convinto” ad alzarsi. La coda è bassa, il muso è tutto un programma. Nel luogo dell’incidente una macchina occupa il centro della carreggiata. Ha perso lo spoiler davanti e ha una bella ammaccatura, ma non è proprio malridotta. Dentro non c’è nessuno. L’altra auto si trova cinque metri più in là e giace sul tetto, ruote all’aria. La portiera è semiaperta, il guidatore in qualche modo è riuscito ad uscire dall’auto. La vettura della municipale è arrivata subito, due vigili in gonnella (Dio, quant’è brutta st’espressione) redigono il verbale. Qualcosa nel loro sguardo mi ricorda quello di Frank. E’ venerdì sera, è passata mezzanotte e anche loro sono state trascinate in quel luogo. E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, no? L’ambulanza non c’è e non si vedono persone a terra. Buon segno, nessuno si è fatto male sul serio. Intanto prosegue la processione di chi ha sentito “il botto”. Si formano capannelli agli angoli dell’incrocio, mi volto e vedo persone che escono dalle case e con passo lesto si avvicinano alle macchine incidentate. Tutti bisbigliano tra loro, indicano punti con le mani, discutono sulla possibile dinamica dell’incidente, cercano con lo sguardo il fortunato con la faccia di chi ha visto tutto, qualcuno che possa confermare le proprie teorie. Tutti tranne Frank. Si è spostato il più lontano possibile, fin dove glielo consente il guinzaglio. Si è accovacciato sul marciapiede e tiene il muso tra le zampe. Ci scambiamo un rapido sguardo. Me ne torno a casa. Io posso.

giovedì 6 settembre 2007

Non c'è 2 senza 3. Mo', pero', basta!

Perché Mago Merlino deve essere un fissato della new age? Io questo non lo posso accettare. Non ce la faccio. Ma che gli è preso ai creatori di Shrek? Era, l’imperfetto è d’obbligo, il mio film d’animazione preferito. Sul monitor della mia scrivania c’è ancora il gatto con gli stivali che fa gli occhioni dolci (la migliore trovata di tutta la saga). E così me lo voglio ricordare. La storia del terzo episodio è debole, l’ironia scarseggia e l’umorismo ricorda alcune commedie americane di serie B. Vogliamo parlare della scena in cui Shrek si rivolge in “giovanilese” ad Arty ( futuro re Artù, ma presente liceale problematico)? Arrivati alla sigla finale (manco questa allaccia le scarpe alle prime due) ho pensato: meno male!.


P.S: per i fans dell’open source: pare che la DreamWorks Animation abbia usato Linux Maya per la modellazione 3-d.

giovedì 30 agosto 2007

Scusi, sono in saldo i capezzoli?

In principio era un normale reggiseno imbottito, se vogliamo escludere la primitiva ovatta e i caserecci calzini arrotolati dentro le coppe. Poi ci fu il push up, un capolavoro di ingegneria che è riuscito a catturare la forza centrifuga e la forza centripeta per cui le tette vengono spinte contemporaneamente un po’ più su, un po’ più in là e un po’ più in qua. Le ultime invenzioni per le donne atettuate sono il reggiseno ad olio (dicono che quando lo tocchi hai la sensazione di sentire quelle vere) e quello a pompetta (tu soffi e decidi quante tette vuoi portare a fare un giro quel giorno). Ma non finisce qui. Dai produttori del push up, dai creatori delle mutande con le chiappe imbottite arriva “nipples”! Nipples significa capezzoli e, giuro che è vero, è un nuovo reggiseno con due piccole imbottiture centrali che pare creino l’effetto tetta infreddolita o appena uscita dall’acqua. Immaginatevi questo scenario: un via vai di donne che in inverno sotto tre centimetri di maglione vanno in giro con dei capezzoli perforanti come quelli dell’amica di Mazinga. Ma non è che stiamo esagerando? Considerando che anche l’uomo oggi quanto a vanità non ha niente da invidiare alle donne, è probabile che a breve qualcuno si inventi il boxer col push up. Allora, care donne, cosa pensereste se il vostro uomo, prima di andare a dormire lasciasse sul comodino una mutanda che non s’abbassa mai?

Comunque per chi fosse interessata, il reggiseno “Capezzoli” per ora sarà venduto solo in Francia.

martedì 28 agosto 2007

"Non gioco più, davvero"

Anni fa Mina cantava "Non gioco più, me ne vado...". Ieri il senatur Bossi ha detto "Non gioco più". E il resto? Chi ben comincia è a metà dell'opera, ma, come insegna Mina, "L'importante è finire".

SICKOme vivo in Italia

Siccome vivo in Italia, mi posso permettere il lusso di prendere qualche malattia (anche se non vorrei mai dover abusare di questo privilegio). Ho appena visto “Sicko”, l’ultimo film di Micheal Moore. Bello. Un’ottima denuncia del sistema sanitario americano, dove gli ospedali magari sono più puliti del Policlinico Umberto I, ma solo in pochi possono entrare a verificarlo. Con la sua consueta ironia Moore porta sullo schermo casi che fanno male allo stomaco. Chi non ha un’assicurazione non viene curato e non è detto vada meglio a chi ce l’ha perché le compagnie inventano spesso qualche cavillo per non pagare il dovuto. Così capita che persone un tempo benestanti si ritrovino in miseria perché colpite da una grave malattia; che bambine piccole muoiano per strada perché l’ospedale più vicino si rifiuta di intervenire su una paziente che dovrebbe andare in un’altra struttura; o che persone malate di cancro non abbiano coperte le cure del caso perché nel modulo presentato all’assicurazione anni prima dimenticarono di inserire una banalissima malattia preesistente. E, non potendo permettersi di pagare di tasca propria, muoiono. Nonostante il film proponga una visione forse un po’ troppo “mulino bianco” della società e del sistema sanitario di altri paesi come Canada, Inghilterra, Francia e Cuba (se è davvero così corro in aeroporto), il film fa centro. Ma come mai la popolazione americana che non ha diritto alle cure per mancanza di soldi non protesta e non chiede una sanità pubblica? Beh, pare che qualcuno in passato ci abbia provato, ma senza risultato: cominciarono a circolare voci sul fatto che anche i medici statali mangiassero i bambini!

Moore cita Tocqueville: “La grandezza di un Paese si misura sulla sua capacità di porre rimedio ai propri errori". Ai POSTUMI l’ardua sentenza.

Quanto se MAGNA in Umbria

Questo fine settimana l'ho passato dai miei, in Umbria, dove ho MAGNATO un casino. Come tutti gli anni, di questi tempi, nel piccolo paese di campagna dei miei nonni organizzano una sagra. Si MAGNA un sacco ( e un sacco pesante) e si spende poco. Il paese è piccolo (e la gente mormora), ma arrivano da tutta la provincia e non solo per MAGNARE a quattro ganasse (palmenti, se preferite). In Umbria è così. Ogni due case c'è una sagra. In paesi di quattro anime i tre vicini di casa si mettono d'accordo e organizzano una sagra, di qualunque cosa: cinghiali lessi, rane fritte, lumache al sugo... ogni animale che saltella ignaro nel raggio di 3 chilometri è in serio pericolo. Va bene giusto al Gorilla di Montagna e il leopardo caucasico perchè vivono troppo lontano. E anch’io, devo ammettere, quando posso, minaccio volentieri nel mio piccolo la sopravvivenza delle specie del territorio. MAGNO con gusto, da buona umbra. Del resto a casa mia c’è un vero e proprio culto del cibo. A metà del pranzo i miei genitori già pensano a cosa preparare per cena e a metà della cena iniziano a pensare a cosa cucinare per il pranzo successivo. Credo che non ci sia cosa che li renda più tristi del fatto che a Roma, per questioni di tempo, io pranzi con un panino. E devo dire che la cosa intristisce un po’ anche me. Tempi moderni.

giovedì 23 agosto 2007

Il fine giustifica il mezzo (pubblico)

Ho aperto il mio blog. L'ho fatto con un po' di scetticismo, dopo aver rimandato a lungo questa decisione. Poi mi sono detta: "O ora o mai più". Almeno provo. E quale momento migliore del rientro dalle ferie? Quando cioè, un po' come a Capodanno, torni in città e fai propositi che con un certo grado di probabilità non manterrai?
Alla fine può essere un modo come un altro per addolcire il rientro che è stato piuttosto drammatico. Sonno, spossatezza (quanto mi manca il pisolino del dopo pranzo!) umore nero... Che poi al lavoro devi aggiungere anche quel bel tratto di strada che separa la tua casa dall'ufficio che tu, anche quest'anno, passerai a bordo di un fantastico autobus Atac (i mezzi pubblici di Roma). Quarantacinque minuti per percorrere neanche 7 chilometri insieme a tante altre persone nervose e spazientite che si accalcano una sull'altra per entrare quando ormai anche le più comuni leggi della fisica imporrebbero di abbandonare l'impresa. Oggi, tanto per iniziare bene, ho scoperto che il mio autobus effettuerà, non so fino a quando, una simpatica deviazione (circa 10 minuti in più quando non c'è traffico) causa lavori. Bentornata a casa! Speriamo almeno di non beccare presto il maniaco in tuta bianca..... Ma al lavoro ci dobbiamo andare...... che s'ha da fa' pe campa'...
Il fine giustifica pure il mezzo pubblico.