Più o meno quello che fa Sant’Antonio che da Padova è finito in Puglia sotto un trullo di Alberobello.
Stavo sistemando le foto delle vacanze di quest'anno al Sud (comprensive di escursioni ad Alberobello, Grotte di Castellana, Matera, Altamura) e ho rivisto queste: troppo belle! Il trionfo del kitsch. Ma poi uno che ce fa’ col “trullo da Padova”? Lo mette nell’ingresso? Sul tavolo del soggiorno?
E padre Pio? E’ mai possibile che ovunque uno vada debba trovare la sua immagine con lo sfondo del passo dello Stelvio, la riviera romagnola, la montagna della Sila, o in gondola a Venezia?
Io rispetto tutti, cattolici e non, ma, dico io, e mi rivolgo a chi crede, quale conforto troverete mai nel bere il cappuccino nella tazza di padre Pio? E siamo sicuri che lui avrebbe gradito?
Oddio, ho un flash! Rivedo in tv lo spot delle figurine di padre Pio! Già me le immagino le anziane signore che si vedono per il tè e si scambiano i doppioni:
se io ti do quella dove fa capoccetta dal pozzo di San Patrizio, tu mi dai quella dove pascola tra i camosci di Ortisei?
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