martedì 25 settembre 2007

miss, mia cara miss

Ritratto di aspirante Miss Italia: “ho 17 anni (ecco brava, torna a casa a ripassare storia!) e vengo da Roccacannuccia.
Sono semplice e solare (che palle!), il mio sogno è avere quattro bambini (figuriamoci!), da grande voglio fare il magistrato (proprio la professione giusta per chi vuole avere 4 figli!), la mia migliore amica è ….MIA MAMMAAAAAAAAAA! Votatemi perché finora non ha mai vinto una ragazza di Roccacannuccia ( e chi se ne frega!). Ah, già che ci sono, ricordo ai miei coetanei di guidare con prudenza (funzionerà più della patente a punti!).

Se mai in un momentary lapse of reason dovessi prendere in mano il telefono e votare un’aspirante miss, la mia preferenza andrà a quella che dirà: “sono musona e un po’ rompicoglioni, non vorrei avere figli perché non ho pazienza con i bambini, sono venuta a Miss Italia perché spero di aver culo e fare la velina, così anche se non so fare niente guadagno un sacco di soldi. Mia mamma è una brava persona, ma mai e poi mai andrei in discoteca con lei. Ah, già che ci sono, ricordo ai miei coetanei che nessuno di loro prenderà la pensione”

Quindi anche stavolta non ho votato.

P.S: Katia e Valeria sono le mejo.

venerdì 21 settembre 2007

L'educazione sessuale di Vespa

Che bello. Finalmente Vespa si occupa di un argomento serio. Tema della puntata di Porta a Porta di questa sera è "Le italiane sono brave al letto?" Sentivamo il bisogno di parlarne. Scopro con piacere che tra gli invitati c'è la Melchiorre (sottosegretaria alla Giustizia), invitata probabilmente in quanto gnocca. Magari alla prossima puntata sull'indulto Vespa potrebbe invitare Eva Henger. A questo punto poteva chiamare anche Mastella, che della Giustizia è ministro. Sarebbe interessante sapere se lo ha mai fatto in un aereo presidenziale mentre si recava a spese nostre ad innaffiare le piante della sua casa al mare.

Chicche della puntata:
- La Mussolini si chiede se esiste davvero il punto G. Replica di Vespa "la Mussolini ha fatto caccia al tesoro ma non ha trovato niente".
- segue inutile discussione su punto G.
- Vespa chiede al figaccione fidanzato con Amanda Lear ( la quale ha il doppio degli anni di lui, come gentilmente fa notare il conduttore) come va la sua vita sessuale. Lui risponde: quando voglio ritardare penso al commercialista.
- Flavia Vento: l'uomo è cacciatore, la donna quando ama, ama veramente. (che belle parole!)
- Vespa: l'uomo che fa sesso prestando attenzione alla propria donna è quello che riceve le soddisfazioni maggiori. (che belle parole!)
- Segue discorso incomprensibile del fidanzato di Amanda Lear
- Mussolini: se voi uomini non aveste l'orgasmo certo, non lo fareste con le donne (ma che vor di'?)
- Segue discorso incomprensibile del fidanzato di Amanda Lear
- Flavia Vento: oggi la gente divorzia subito, alle prime difficoltà (che belle parole!)
- segue discussione sull'opportunità o meno che una donna raggiunga l'orgasmo da sola dopo che il suo partner ha dato.
- Mussolini, con pugnace piglio, sbotta : il punto G è stato messo in un punto non opportuno. Doveva essere inserito dentro, all'interno del canale vaginale e non fuori.
- segue discorso incomprensibile del fidanzato di Amanda Lear
- La Mussolini si ribella contro l'uso dell'espressione "Sex toys". Basta con gli inglesismi.
- "Molte persone hanno il timore di vedersi nel momento del piacere". Lo ha detto il fidanzato di Amanda Lear.

mercoledì 19 settembre 2007

Oggi sono un po' nervosa

Due tre cose che mi hanno urtato la nervatura nelle ultime ore:

a) scoprire che è iniziato di nuovo L’isola dei famosi. Che palle! (Dio ti prego, fa che non ci riempiano anche quest’anno tutti i palinsesti co ‘ste fesserie!)

b) pensare che Vespa ha fatto una puntata sul testamento di Pavarotti ( Tanto a me non ha lasciato nulla!)

c) provare inutilmente a leggere le previsioni del tempo su un sito senza riuscirci perché impedita da un rompipalle di pop-up che si apre quando clicco chiudi e mi segue ogni volta che sposto il mouse (io a questi gli darei l’ergastolo)

d) scoprire che ad agosto scorso è scattato un aumento automatico di 200 euro netti nelle buste paga dei parlamentari ( e qui è meglio che non aggiungo altro)

lunedì 17 settembre 2007

“E’ il comandante che vi parla”

Vado a Genova per lavoro. Prendo l’aereo. Salgo a bordo e mi vedo la solita scena: la placida hostess che ci dà le indicazioni per salvarci la vita in caso di incidente. Ci indica le otto porte di sicurezza che tanto non vedo, ma la voce fuori campo rassicura che al momento della disgrazia saremo accompagnati alle uscite da un sentiero luminoso (wow!). Poi con un gioco di braccia e mani indica punti davanti, dietro, ai lati. Chissà, magari alla fine gli chiedo se sa dov’è via dei Serpenti. Poi magicamente appare la mascherina che con grazia più unica che rara la hostess si mette al viso spiegando come bisogna respirare. Et voilat, dal niente estrae il giubbotto salvavita, con due cannucce rosse che non so se servono a respirare o a finirlo di gonfiare, ma secondo me sono ottime per finire in un occhio. Se poi avete la sensazione che state precipitando, estraete delicatamente dalla poltrona davanti a voi il foglio con le istruzioni del caso e leggetelo con molta calma. Tanto ormai state cadendo….

No, vabbè, lo so che certe cose ce le devono dire, ma ve la immaginate la scena di un aereo che precipita e tutti con assoluta tranquillità tirano giù la mascherina, infilano il giubbotto, leggono le ultime istruzioni per l’uso e procedono in fila indiana lungo il sentiero luminoso? Magari mentre scendono hanno pure il tempo di scambiarsi un segno di pace.

Comunque non preoccupatevi troppo. Intanto, per evitare incidenti, ascoltate le prescrizioni del comandante: spegnete i cellulari durante il volo e non utilizzate i computer se sono collegati con una stampante (perché, chi cazz se la porta la stampante a bordo?)

P.S.: Nella tasca della poltrona davanti a voi c’è pure il sacchetto per il vomito. Non si sa mai.

giovedì 13 settembre 2007

Castigati dalla casta: la Giustizia di Mastella

Quello qui accanto è uno striscione appeso al v-day di Roma.

Oggi leggo che Mastella ha portato il figlioletto a fare un'escursione al Gran Premio di Monza con l’airbus presidenziale, ha volato da Salerno a Milano con un aereo di alta rappresentanza da 55 milioni di euro (core ‘e papà). E mi viene in mente come inizia la sintesi del libro “La casta”di Stella e Rizzo:

“Aerei di Stato che volano 37 ore al giorno, pronti al decollo per portare Sua Eccellenza anche a una festa a Parigi”. Adesso possiamo aggiungere anche a Monza.

(http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Senza-grazia-e-senza-giustizia/1765034)

Battiato, prima e dopo "La cura"

8 settembre: notte bianca romana
Che bello!!! un concerto di Battiato in campidoglio di notte e gratisss!! Battiato si è scatenato. Aveva dei chitarristi rock eccezionali (che andavano giù duretto con un bel risultato devo dire) e ha cantato le sue più belle canzoni (vorrei sottolineare che La cura è la più bella dichiarazione d'amore che una donna potrebbe ricevere). Insomma proprio una bella serata. E dal vivo fa proprio un figurone. Volevo pubblicare un filmatino che ho fatto con la mia fotocamera per condividere l'evento, ma dato che è uscita una ciofeca, mi faccio perdonare con questa chicca: il video originale di Centro di gravità permanente. Sono sicura che apprezzerete le doti da grande ballerino di Battiato, che sembra uno che oltre al centro di gravità permanente cerca pure un temporaneo baricentro.

sabato 8 settembre 2007

Scherza con i fanti...(1)


Cosa ci fa padre Pio da Pietralcina alle grotte di Castellana?

Scherza con i fanti (2)

Più o meno quello che fa Sant’Antonio che da Padova è finito in Puglia sotto un trullo di Alberobello.

Stavo sistemando le foto delle vacanze di quest'anno al Sud (comprensive di escursioni ad Alberobello, Grotte di Castellana, Matera, Altamura) e ho rivisto queste: troppo belle! Il trionfo del kitsch. Ma poi uno che ce fa’ col “trullo da Padova”? Lo mette nell’ingresso? Sul tavolo del soggiorno?

E padre Pio? E’ mai possibile che ovunque uno vada debba trovare la sua immagine con lo sfondo del passo dello Stelvio, la riviera romagnola, la montagna della Sila, o in gondola a Venezia?

Io rispetto tutti, cattolici e non, ma, dico io, e mi rivolgo a chi crede, quale conforto troverete mai nel bere il cappuccino nella tazza di padre Pio? E siamo sicuri che lui avrebbe gradito?

Oddio, ho un flash! Rivedo in tv lo spot delle figurine di padre Pio! Già me le immagino le anziane signore che si vedono per il tè e si scambiano i doppioni:

se io ti do quella dove fa capoccetta dal pozzo di San Patrizio, tu mi dai quella dove pascola tra i camosci di Ortisei?

venerdì 7 settembre 2007

Incidente sul percorso

Roma, una sera d’estate. “Vieni Frank, andiamo a vedere l’incidente”. Un uomo sulla trentina trascina il suo cane al guinzaglio fino al luogo dove due macchine si sono scontrate. Il cane, Frank, non ha nessuna voglia di andare. Stava molto meglio sdraiato sul prato del parco, ma il suo padrone ha insistito e lo ha strattonato fino a quando non lo ha “convinto” ad alzarsi. La coda è bassa, il muso è tutto un programma. Nel luogo dell’incidente una macchina occupa il centro della carreggiata. Ha perso lo spoiler davanti e ha una bella ammaccatura, ma non è proprio malridotta. Dentro non c’è nessuno. L’altra auto si trova cinque metri più in là e giace sul tetto, ruote all’aria. La portiera è semiaperta, il guidatore in qualche modo è riuscito ad uscire dall’auto. La vettura della municipale è arrivata subito, due vigili in gonnella (Dio, quant’è brutta st’espressione) redigono il verbale. Qualcosa nel loro sguardo mi ricorda quello di Frank. E’ venerdì sera, è passata mezzanotte e anche loro sono state trascinate in quel luogo. E’ uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo, no? L’ambulanza non c’è e non si vedono persone a terra. Buon segno, nessuno si è fatto male sul serio. Intanto prosegue la processione di chi ha sentito “il botto”. Si formano capannelli agli angoli dell’incrocio, mi volto e vedo persone che escono dalle case e con passo lesto si avvicinano alle macchine incidentate. Tutti bisbigliano tra loro, indicano punti con le mani, discutono sulla possibile dinamica dell’incidente, cercano con lo sguardo il fortunato con la faccia di chi ha visto tutto, qualcuno che possa confermare le proprie teorie. Tutti tranne Frank. Si è spostato il più lontano possibile, fin dove glielo consente il guinzaglio. Si è accovacciato sul marciapiede e tiene il muso tra le zampe. Ci scambiamo un rapido sguardo. Me ne torno a casa. Io posso.

giovedì 6 settembre 2007

Non c'è 2 senza 3. Mo', pero', basta!

Perché Mago Merlino deve essere un fissato della new age? Io questo non lo posso accettare. Non ce la faccio. Ma che gli è preso ai creatori di Shrek? Era, l’imperfetto è d’obbligo, il mio film d’animazione preferito. Sul monitor della mia scrivania c’è ancora il gatto con gli stivali che fa gli occhioni dolci (la migliore trovata di tutta la saga). E così me lo voglio ricordare. La storia del terzo episodio è debole, l’ironia scarseggia e l’umorismo ricorda alcune commedie americane di serie B. Vogliamo parlare della scena in cui Shrek si rivolge in “giovanilese” ad Arty ( futuro re Artù, ma presente liceale problematico)? Arrivati alla sigla finale (manco questa allaccia le scarpe alle prime due) ho pensato: meno male!.


P.S: per i fans dell’open source: pare che la DreamWorks Animation abbia usato Linux Maya per la modellazione 3-d.