Interrompo la mia lunga astinenza dal blog. “Era ora”, penserà qualcuno, “Peccato”, dirà qualcun altro. Ma io riprendo, almeno per un po’, e faccio il punto della situazione. Un mese via dalla rete e che succede? Berlusconi che accusa il pool di mani pulite di aver posto fine a 50 anni di progresso, la Palin che si fa intervistare davanti ad un tacchino macellato, Micheal Jackson che diventa musulmano, Cassano che fa autogol scrivendo la sua autobiografia, la Carfagna che si dà alla scrittura.
Ecco io sono giunta ormai alla veneranda età dei trent… anni, che non sono tanti tout court, quanto in relazione all’ipotesi di diventare mamma. Ci sono molte cose che mi frenano, il fatto che potrei perdere il lavoro; che la mia banca, che non è differente, ma uguale a tutte le altre, potrebbe vaporizzare Jim John e Jack, ovvero i miei tre risparmi; la paura di trovare mio figlio un giorno a vedersi il dvd di Tre metri sopra il cielo 8, lottando disperatamente contro la tentazione di spedirlo due metri sotto terra; la possibilità che un giorno potrebbe ritrovarsi come prima premier donna d’Italia l’attuale ministro Mara Carfagna. Scusate, ma qui urge una lunga parentesi, eccola: (come dicevo, il ministro ha scritto (?) un libro, si intitola “Stelle a destra”. Parla delle donne di destra che brillano (?) in politica internazionale. Tra questa c’è Sarah Palin, sì, quella del succitato tacchino, quella che quand’era governatrice dell'Alaska mise a carico dei contribuenti biglietti aerei e lussuose camere d'albergo per le tre figlie, quella che ha usato 150mila dollari del partito per rifarsi il guardaroba, quella… ok, basta o non mi entra tutto nella parentesi. Prima di chiuderla, però, riassumo a chi non l’avesse vista l’intervista del ministro dalla Bignardi: “I miei valori sono Dio, la patria e la famiglia; tra fidanzarmi con una donna e un comunista, preferisco il comunista che tanto poi lo redimo; tra Boldi e Moretti è meglio Boldi… fa più ridere”).
Poi però penso che in questo mese è accaduto qualcosa di veramente sconvolgente e meraviglioso: il primo uomo nero alla Casa bianca. E un filo di speranza si riaccende in me. Ma siccome non voglio scadere troppo nel sentimentalismo, che non sarebbe da me, vi segnalo un blog molto molto funny su Obama. Per chi ancora non lo conoscesse, si chiama Barack Obama is your friend. Buona lettura e buon divertimento!
P.P. (Post Post): La foto di questo post l’ho rubata a Miciastra. Si intitola “La prima decisione di Obama”. Geniale.
lunedì 24 novembre 2008
Meno male che Barack Obama is my friend!
Pubblicato da Mamma Simona alle 18:37 28 commenti
Etichette: Politica di questo mondo
Iscriviti a:
Post (Atom)